Immagina di mostrare un messaggio solo alle persone che contano, senza intasare il feed della tua pagina: i dark post fanno esattamente questo. Sono annunci creati come post ma non pubblici, visibili soltanto agli utenti che selezioni. Risultato? Comunicazioni mirate, test veloci e nessun rumore inutile per i follower che non ti interessano ora.
Funzionano dal pannello di advertising: scegli obiettivo, audience, formato e budget, poi lanci varianti senza che appaiano sulla timeline ufficiale. Questo ti permette di fare A/B test reali, personalizzare l offerta per microsegmenti e affinare i messaggi in tempo reale. In pratica sperimenti, misuri e ottimizzi senza sprecare brand equity.
Se vuoi battere i competitor con meno budget, parti cosi: crea tre varianti del messaggio, microsegmenta il pubblico e misura CTR e CPA dopo 48 ore. Piccola routine, grande impatto: i dark post trasformano ogni campagna in un esperimento governato dai dati, non dall intuito. Provalo e guarda i numeri parlare.
Se vuoi trasformare esperimenti in risultati concreti, qui trovi tre casi pronti da mettere in pratica: test A/B, segmenti ninja e offerte lampo. L idea e di usare post che non ingombrano il feed pubblico per imparare velocemente, senza creare rumore o attirare attenzioni indesiderate.
Test A/B: crea due varianti che differiscono per un solo elemento e manda entrambe come dark posts a campioni identici. Cambia titolo, immagine o call to action, lascia la durata fissa 3 7 giorni e monitora CTR, CPC e micro conversioni come iscrizioni o click alla pagina prodotto. Regola il budget per avere almeno 300 500 impressioni per variante prima di trarre conclusioni.
Segmenti ninja: costruisci audience iper specifiche — clienti top 10 percento, visitatori della pagina prezzo negli ultimi 14 giorni, o utenti con carrello abbandonato da meno di 48 ore. Personalizza copy e creativi per ogni micro pubblico: tono educativo per chi e freddo, offerta diretta per chi e caldo. Piccolo trucco operativo: usa creativi diversi ma stessa landing per isolare l effetto del messaggio.
Offerte lampo: lancia promo limitate nel tempo solo a segmenti scelti per creare urgenza senza saturare il pubblico generale. Imposta una scadenza visibile nel visual, attiva frequency cap per evitare stanchezza e traccia conversioni a 24 e 72 ore per capire la finestra di performance. Se funziona, scala con attenzione evitando cannibalizzazione delle campagne principali.
Pratica consigliata: ogni esperimento ha tre KPI base — CPM per visibilita, CTR per interesse e CPA per efficacia. Dedica il 10 15 percento del budget sperimentale a questi test e ruota i creativi settimanalmente. Risultato rapido: prova oggi una A B su due CTA e avrai insight utili gia per il weekend.
Non tutti i messaggi devono apparire nello stesso feed. Creare micro-creatività significa parlare al bisogno, non al pubblico generico: una variante per chi è vicino alla conversione, un'altra per chi scopre il brand. Usa immagini, tono e CTA diversi per ridurre la cannibalizzazione: creativi mirati riducono il rumore e aumentano il punteggio di pertinenza. Regola la frequenza e i posizionamenti per mantenere il feed pulito e utile.
Sii pratico: scrivi 3 headline, tre visual e abbinali a tre CTA per ogni segmento; mixa video brevi per retention e still con copy per conversione. Testa creatività in gruppi isolati, non dentro la stessa ad set dove competono tra loro. Considera formati nativi per il canale e varia il ritmo della comunicazione — più varietà mirata, meno cannibalizzazione.
Procedura semplice: mappa 3–4 micro-audience (top, remarketing, lookalike, cold), crea 2–3 varianti per ciascuna, poi imposta esclusioni incrociate e limiti di frequenza. Usa l'automazione per ruotare creativi e fermare quelli che 'rubarono' traffico alle varianti performanti. Se vuoi un boost rapido e sicuro, dai un'occhiata al TT servizio di boosting sicuro per capire come scalare senza sbavature.
Misura intelligente: non guardare solo CTR — confronta CPA, lift in awareness e qualità delle interazioni. Crea un controllo (ad set neutro) per misurare la cannibalizzazione e sposta budget dove la marginalità sale. Infine, mantieni creatività 'fresche' con batch mensili di testing: il feed ti ringrazierà e i competitor... beh, quelli continueranno a copiare.
Quando si parla di dark post non basta guardare i like: il budget deve parlare la lingua dei KPI. Imposta da subito 3 metriche backbone: CPA (costo per acquisizione), ROAS per chi vende e soprattutto Lift per capire l'incrementalità. Senza lift misuri solo rumore, non valore.
Parti con micro‑sperimentazioni: dedica il 10–20% del budget a test multipli di creativi e target. I dark post sono perfetti perché puoi moltiplicare varianti senza inquinare il feed organico; così trovi rapidamente quali combinazioni generano il vero lift prima di scalare.
Un lift test pratico: crea un gruppo di controllo non esposto e almeno due gruppi esposti con budget equivalente; misura le conversioni in una finestra di 7–30 giorni. Calcola l'incremento netto (esposti − controllo) e trasformalo in costo per conversione incrementale: quello è il numero che paga le bollette.
Per spremere ROI, agisci sul flusso: elimina le creatività a basso lift, sposta budget verso audience con miglior costo incrementale, applica frequency cap e combina prospecting con retargeting. Automazioni e regole di budget step‑up riducono decisioni emotive e accelerano il ritorno.
Azione ora: imposta KPI chiari, lancia un lift test con 10–20% del budget, valuta costo per conversione incrementale, scala per step e sostituisci creative ogni 7–10 giorni. Piccoli esperimenti sui dark post + misurazione rigorosa = più ROI e meno spese a caso.
Sì, si fa in 10 minuti. Prima cosa: entra nel Business Manager e controlla che l'account pubblicitario abbia metodo di pagamento e permessi. Se serve crea la Pagina e aggiungi amministratori. Meno click possibile: vai a Gestione inserzioni e seleziona "Crea" con l'obiettivo più vicino al tuo funnel (traffico, conversioni o lead). Questo è il timer zero: niente fronzoli, solo setup funzionale.
Installa il Pixel prima di tutto: copia l'ID e incollalo nel tuo sito o usa Google Tag Manager. Crea almeno un evento di conversione (es. Lead o Purchase) e imposta il conversion window. Testalo con l'Event Tester: se non vede gli eventi perdi dati preziosi. Se il tempo stringe, salva il Pixel e procedi: meglio partire con dati parziali che non partire affatto.
Al livello Ad crea il contenuto senza pubblicarlo organicamente: scegli immagine/video forte, scrivi una copy breve con beneficio chiaro e una CTA netta (es. Iscriviti), aggiungi parametri UTM per tracciare. Duplica la creatività 2-3 volte cambiando solo headline o immagine per l'A/B. Usa testo primario di max 125 caratteri: così vedi subito cosa funziona.
Targeting rapido: parti con un lookalike 1% o interessi stretti e ricorda l'esclusione (visitatori recenti del sito). Posizionamenti automatici, budget giornaliero contenuto (5-15€) e durata test 48 ore sono la combo pratica. Monitora CTR, CPC e soprattutto CPA: dopo 48 ore scegli il vincitore e scala. Hai messo il timer? Dai, 10 minuti e avrai la tua dark post pronta a lavorare.
Aleksandr Dolgopolov, 22 December 2025