Quando parliamo di dark posts su Instagram intendiamo inserzioni create appositamente per comparire solo a segmenti di pubblico definiti, senza affollare il feed della pagina principale. Possono essere post nel feed, stories, caroselli o video e vengono generati tramite Ads Manager o Meta Business Suite: appaiono come normali contenuti sponsorizzati, ma non restano visibili a tutti.
Non sono post nascosti o messaggi clandestini: non esistono perche si voglia nascondere qualcosa di losco. Non sono neanche semplici post organici con visibilita ridotta, e non sono messaggi privati. Sono strumenti pubblicitari mirati che servono a sperimentare, segmentare e convertire senza intasare il profilo aziendale.
Perche usarli? Permettono A/B test rapidi su copy, immagine e call to action, microtargeting per fasi diverse della customer journey e retargeting su chi ha gia interagito. In pratica sono il modo piu efficiente per provare messaggi diversi, mantenere pulito il feed e investire solo su creativi che dimostrano performance reali.
Consigli pratici: controlla la Facebook Ad Library per vedere gli annunci attivi dei competitor, lancia almeno tre varianti creative e usa UTM per tracciare conversioni, scala i vincitori e interrompi i flop. Prima di tutto pensa a segmento, messaggio e metricha: il resto e ottimizzazione.
Immagina di poter parlare solo a chi conta davvero, senza urlare nella piazza del feed. I dark post permettono di microsegmentare il pubblico con segnali comportamentali, interessi e eventi recenti, raggiungendo nicchie che i post organici non possono toccare. Il risultato e una comunicazione chirurgica, non un megafono.
Puoi adattare creativi e copy a ogni microaudience senza spammare i tuoi follower personali. Mentre un post organico resta uguale per tutti, qui testi headline, immagini e CTA diversi per chi ha appena visitato il sito, per chi ha guardato un video o per chi invece ti segue da anni.
Controllo di frequenza e tempistica diventano armi decisive: programmi sequenze, limiti di esposizione per evitare il burnout e invii in orari di maggiore conversione. Inoltre i dark post consentono test A B massivi e rapidi, quindi ottimizzi budget su cio che funziona realmente, non su intuizioni.
Puoi anche escludere chi ha gia convertito e costruire lookalike altamente performanti basati sui migliori clienti. Cosi si scala in modo efficiente e sostenibile, spendendo meno per acquisire utenti piu simili ai tuoi top performer.
E ora due mosse pratiche per iniziare: imposta almeno tre microaudience rilevanti, prepara tre creativi diversi per ciascuna e automatizza le esclusioni dei convertiti. Risultato pratico: meno rumore nel feed, piu messaggi che vendono.
Dieci minuti, zero-sbatti: questa checklist ti porta dal nulla a una Dark Post pronta a raccogliere dati. Non serve agenzia, serve metodo. Segui i passaggi rapidi, uno a uno, senza fronzoli: configureremo conti, pixel, creatività e un annuncio non pubblicato che funziona come esperimento.
Apri Business Manager o Ads Manager, controlla permessi, collega la Pagina e crea l'account pubblicitario. Imposta metodo di pagamento e valuta limiti. Se lavori in team, aggiungi ruoli con permessi per gli annunci per non bloccarti dopo il primo test.
Attiva il Pixel: dai un nome chiaro, scegli l'evento conversione principale (lead o acquisto) e fai un collaudo rapido. Installa il codice sul sito o usa l'integrazione della piattaforma. Senza tracking non hai dati: rimandare il Pixel è come guidare bendato.
Prepara due immagini o un video breve, una headline accattivante e una CTA. Crea due varianti del copy (breve vs descrittivo). Verifica dimensioni e formati: meno tempo a pensarci, più tempo a testare. Niente perfezionismo: partenza veloce > perfezione lenta.
Nel flusso di creazione scegli obiettivo conversione, poi definisci pubblico ristretto (interessi + custom audience minima). Crea l'annuncio come post non pubblicato, carica le varianti creative e imposta un budget giornaliero contenuto per 3–7 giorni. Qui raccogli segnali senza esporre il post organicamente.
Aggiungi UTM per analisi, monitora CPA e eventi Pixel dopo 24–48 ore, elimina le varianti perdenti e alloca budget alle vincenti. In 10 minuti hai messo in piedi l'infrastruttura per testare: ora lascia parlare i dati. Sì, e vai subito a lanciare la prima Dark Post.
Smetti di sperare che un visual bello basti. Le inserzioni nascoste sono il luogo ideale per sperimentare creative aggressive senza bruciare il feed principale. Punta su messaggi corti, contrasto forte e una promessa concreta entro la prima schermata: se non catturi attenzione li perdi per sempre.
Per il copy usa formule collaudate ma non noiose. Prova Problema - Agitazione - Soluzione, titoli numerici e domande che chiamano allazione. Piccoli elementi come emoji mirate o una parola in maiuscolo possono aumentare il click rate. Scrivi sempre tre varianti e lascia che i dark posts ti dicano quale funziona davvero.
I visual devono essere thumb stopping: volti con sguardo diretto, contrasto cromatico e una gerarchia del testo che funzioni anche su schermi piccoli. Evita blocchi di testo lunghi nell immagine e preferisci motion leggero se la piattaforma lo supporta. Testa formati verticali, quadrati e thumbnail diversi per scoprire il comportamento reale dell audience.
Il vero hook non e la creativita fine a se stessa ma la promessa che genera curiosita istantanea. Usa user generated content come prova sociale, crea un piccolo elemento di FOMO e metti la CTA al posto giusto. Segmenta per comportamento e lascia che i dark posts rendano evidente quale micro messaggio converte di piu.
In pratica: scrivi tre headline, tre body diversi, cambia due immagini e testa due CTA. Monitora CTR, CPC e micro conversioni per ogni variante. Piccoli aggiustamenti sui dark posts spesso producono grandi vantaggi rispetto agli investimenti pubblici. Sii audace, misura tutto e ricorda che la creativita che converte ama i numeri.
Non serve innamorarsi dei like e dei follower che non comprano nulla. I dark posts vivono nellombra e se non sai leggere i numeri rischi di pagare per applausi invece che per clienti. Metti a fuoco risultati concreti: quanti lead diventano clienti, quanto costa portarli, e quale e il valore medio di ogni ordine. Cerca trend, non picchi isolati, e usa finestre temporali coerenti per evitare panico ogni mattina.
Priorita operativa: misura prima il CPA, poi il ROAS e il tasso di conversione. Controlla il CTR per capire se la creativita funziona e la frequency per prevenire fatica. Fai cohort analysis settimanale per vedere se il pubblico invecchia, e confronta canali per capire dove attivare budget incrementale. Piccoli A/B test ramificati valgono piu di grosse scommesse a occhi chiusi.
Per scalare senza bruciare budget applica regole semplici e numeriche: aumenta la spesa del 15 25 percento quando il CPA resta nel range target, fermati e rollback se peggiora oltre il 20 percento. Evita audience troppo sovrapposte e monitora creative fatigue con metriche di declino del CTR. Un trucco pratico per accelerare i test e raccogliere segnali iniziali e usare leve tattiche con cautela, ad esempio comprare subito reali Facebook followers per avviare un campione da validare subito.
Infine documenta tutto: ipotesi, parametri del test, periodo, risultati e decisione. Automatizza alert per deviazioni critiche e mantieni dashboard minimaliste ma azionabili. Le dark posts smettono di essere mistero quando trasformi dati grezzi in regole ripetibili; cosi la spesa diventa investimento e la scala smette di essere roulette.
Aleksandr Dolgopolov, 10 November 2025