Tre secondi: è il tempo in cui decidi se qualcuno scrolla via o resta a guardare. L'hook non è solo una battuta brillante, è una micro-pagina che spiega — in movimento — perché vale la pena restare. Usa contrasto visivo, ritmo e una promessa concreta. Pensa a una frase che si legge in un colpo d'occhio, un movimento che interrompe lo scroll, o un suono che fa voltare la testa.
Prova questi tre micro-hook e misura:
La regola pratica: primo fotogramma chiaro, secondo che amplifica, terzo che consegna un motivo per non scrollare. Testa combinazioni: volto + testo breve; oggetto che si muove verso la camera; o un numero che promette valore. Registra in verticale, stringi il copy a 3 parole e fai partire il movimento entro 0,8 secondi.
Checklist rapida: 1) contrasto visivo; 2) promessa istantanea; 3) suono riconoscibile. Non sacrifcare la qualità: anche un hook brutale fallisce se il video è sfocato o l'audio è basso. Metti in sequenza 2 varianti e guarda il CTR: il pollice non mente. Poi tweak e ripeti — è così che esplodono i clic.
Se vuoi che i tuoi post smettano di essere tappe nella timeline e inizino a generare clic, ecco 7 frasi calamita pronte all'uso: copia, incolla e testa. Usale come apertura narrativa o come primo commento per catturare chi scrolla. Trucco rapido: aggiungi un'emoji e termina con una domanda per invogliare la risposta.
1) "Non crederai a quello che succede quando..." 2) "Tre cose che nessuno ti ha detto su..." 3) "Se hai 5 secondi, prova a guardare questo..." 4) "Ho provato questo trucchetto per 7 giorni: ecco cosa è successo..."
Mixale, accorciale, rendile personali: non esiste la formula magica perfetta, ma esistono headline che creano curiosita' e portano al click. Salva queste frasi, testane due ogni settimana e misura il CTR: in pochi test capirai quali funzionano per il tuo pubblico. Adesso copia, incolla e fai esplodere i clic.
La copertina non è una semplice immagine decorativa: è un bottone travestito da copertina. Per attirare il dito devi scrivere una parola chiave che prometta un risultato concreto e accenda curiosità in un secondo netto. Non si tratta di essere ingannevoli, ma di creare un piccolo vuoto informativo che l'utente vuole colmare: poche lettere, grande promessa, emozione o vantaggio visibile subito.
Segui una formula pratica: verbo all'imperativo + beneficio misurabile o emozione. Funzionano bene combinazioni come Scopri in 30s, 3 trucchi rapidi, Mai più X. I numeri giocano da amplificatori: «3», «30s», «oggi» rendono la parola chiave concreta. Ricorda: 1–3 parole sono l'oro per la copertina, nessuno leggerà una frase intera mentre scrolla.
Visualmente la parola chiave deve urlare senza urlare: posizionala al centro o nel terzo superiore dell'immagine, usa un font grosso e leggibile, alto contrasto e una leggera ombra o una barra semi-trasparente dietro il testo. Gli emoji possono aiutare ma usali con parsimonia: un simbolo giusto può aumentare il click, troppi distraggono. Evita colori simili allo sfondo e mantieni margini che la lascino respirare.
Testa con metodo. Crea tre varianti identiche tranne la parola chiave, pubblica e monitora CTR e tap-through nelle insights per 48 ore: vedrai differenze significative anche con piccole parole diverse. Se una parola aumenta i tocchi del 10% rispetto alle altre l'hai trovata; se no, riprova cambiando tono (curioso, urgente, utile).
In pratica: prova subito con esempi concreti come Scopri ora, 3 segreti, Non crederai. Pochi caratteri, verbo forte, promessa mantenibile e misurazione costante. Così le tue copertine smettono di essere belle e diventano irresistibili, senza scadere nel clickbait.
Non sono gli algoritmi a punire i tuoi post, sono gli errori banali che soffocano la curiosità: un incipit piatto, una cover che si perde nello scroll e una CTA che sembra uscita per caso. Si notano, non si cliccano.
Errore 1 — apertura tiepida: i primi 3 secondi devono urlare "cliccami". In 10 minuti riscrivi la prima riga con una promessa chiara, un numero o una domanda provocatoria e aggiungi un'emoji per guidare lo sguardo.
Errore 2 — thumbnail anonima: zero contrasto, soggetto lontano, troppo testo. Soluzione lampo: carica un close‑up, aumenta contrasto e metti una parola grande in overlay (SEGRETO, COME), eliminando distrazioni.
Errore 3 — CTA confusa o nascosta: nessuno sa cosa fare dopo il click. In 2 minuti inserisci una CTA unica e specifica, tipo "Scopri come" o "Salva per dopo", e ripetila anche nella prima riga della caption.
Micro‑errori che uccidono i click: caption troppo lunga, hashtag casuali, feed incoerente. Rapida correzione: taglia, usa 5‑7 hashtag mirati e applica uno schema colore per migliorare riconoscibilità istantanea.
Metti in tabella: modifica apertura, cambia cover, aggiungi CTA, snellisci caption, salva template. Cinque mosse in 10 minuti per trasformare scroll passivo in click attivo — prova subito e osserva l'effetto.
Non serve un set di luci professionali per testare quale frase fa scattare il click: bastano il tuo iPhone, due varianti e 30 minuti. Lidea è semplice — crea due versioni identiche del post o della storia e cambia solo l hook. In questo modo capisci cosa attira davvero l occhio senza indovinare.
Parti da un ipotesi chiara: vuoi più click sul profilo, più visite al link o più salvataggi? Scrivi due hook contrapposti (es. curiosità vs beneficio diretto) e registra entrambe le clip con la fotocamera del telefono; salva i video come bozza e pubblicali in momenti simili per evitare bias temporali.
Usa gli insight nativi di Instagram per misurare: CTR, impression rate, interazioni nei primi 24 ore sono i numeri che contano. Mantieni tutte le variabili uguali — immagine, musica, durata — e cambia solo il testo iniziale o la prima linea del video: è lì che si decide il click.
Analizza dopo 24-48 ore: scegli il vincitore solo se mostra un miglioramento netto e replicabile. Se il volume è basso, ripeti il test su più giorni o usa lo stesso hook su altri formati (storia, reel, post) per confermarne la forza.
Quando trovi il hook che esplode i clic, trasformalo in template: salva versioni pronte sul telefono, annota il motivo della vittoria e scala il messaggio. Con pochi test lampo fatti con iPhone puoi costruire un catalogo di hook che funziona ogni volta.
Aleksandr Dolgopolov, 17 December 2025