Instagram Ads: convengono ancora? La verità che nessuno ti dice | Blog
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Instagram Ads: convengono ancora La verità che nessuno ti dice

CPC, CPM, CPA: quanto costano oggi gli ads su Instagram (senza fuffa)

Quanto costa davvero un click o mille impression su Instagram oggi? Indicativamente il CPC va da €0,05 a €1,50 a seconda del settore e dell obiettivo, il CPM si situa spesso tra €3 e €15 e il CPA puo oscillare da €5 fino a oltre €60 per conversione complessa. Prendi questi numeri come benchmark iniziali, non come verita assoluta.

Le variabili che spingono quei numeri sono piu pratiche di quanto sembri: concorrenza sulla audience, qualita del creative, dove viene mostrato l annuncio e la stagionalita. Un brand ecommerce paghera di piu per conversione rispetto a una campagna di notorieta, quindi contestualizza sempre i dati al tuo caso.

Intervento pratico: migliora il tasso di click con un visual piu chiaro, una value proposition immediata e una call to action visibile, poi segmenta il pubblico in micro audience per capire cosa funziona. Se vuoi accelerare i test senza perdere tempo, prova il fornitore SMM per eseguire esperimenti rapidi su creativi e audience.

Per abbassare il CPA concentra gli sforzi su retargeting, lookalike ben costruite e ottimizzazione della landing page: spesso il vero risparmio viene dal migliorare la conversione, non dal limare il CPC. Usa finestre di ottimizzazione coerenti, prova diverse strategie di offerta e metti al centro i video o i Reels per aumentare il CTR.

In sintesi, Instagram puo essere ancora conveniente se misuri tutto e testi senza fede. Controlla CPM, CPC e CPA insieme al valore cliente medio, scala solo le campagne vincenti e non avere paura di spostare budget quando i numeri lo chiedono. Con dati puliti decidi se investire, ottimizzare o cambiare canale.

Organico vs ADV: quando spingere e quando lasciare lavorare l’algoritmo

Non è mai una scelta solo tecnica: prima di lanciare il budget fermati e pensa all'obiettivo. Vuoi visibilità lampo, vendite immediate o alimentare una community che resti? L'ADV è il jet; l'organico è il serbatoio. Saper combinare i due è l'unica strategia che paga davvero.

Spingi quando il tempo è nemico: lancio, promozioni a tempo, test di creatività o quando i numeri organici sono bassi. Lascia lavorare l'algoritmo quando i post raccolgono già segnali positivi — commenti, salvataggi, condivisioni — o quando il contenuto è evergreen e può rotolare da solo.

Per decidere rapidamente, usa questa mini-checklist:

  • 🆓 Organico: quando il post genera engagement naturale e vuoi risparmiare budget.
  • 🚀 ADV: quando hai scadenze, obiettivi di conversione o vuoi testare audience precise.
  • ⚙️ Test: quando non sei sicuro: spendi poco su più varianti e lascia che i dati parlino.

Pratica consigliata: parti con micro budget (5–15€ al giorno) su 2–3 creatività per 4–7 giorni, misura CTR/CPA e come cambiano le metriche organiche. Alterna settimane di spinta a fasi di sola creatività per nutrire l'algoritmo. Se una campagna non funziona, fermati, rivedi copy e visual e riparti: l'algoritmo premia chi sperimenta con testa.

Creatività che converte: hook e formati che fermano lo scroll

Per fermare lo scroll serve un colpo al cuore visivo nei primi 1-2 secondi. Punta su una prima scena chiara con contrasto e un testo overlay leggibile anche senza audio. Usa una domanda che susciti curiosita o mostra subito il risultato finale: vendi un beneficio visibile invece di descrivere il prodotto. Se lo spettatore capisce il valore in un lampo, clicca.

Scegli il formato come se fosse la location di un incontro: Reels per ritmo e trend, 9:16 per schermo intero, caroselli per narrazione a tap e foto statiche per messaggi semplici e misurabili. Testa miniature diverse e il primo fotogramma. Mantieni lo stile coerente con il feed ma lascia spazio a sperimentazione creativa: la sorpresa paga piu della perfezione tecnica.

Regole pratiche: taglia dopo 3 secondi se non ottieni attenzione, usa tagli veloci e movimento continuo, sottotitoli chiari e suono che funzioni sia con audio che senza. Metrica guida non e solo conversione: guarda CTR, tempo di visualizzazione e salvataggi. Automatizza variazoni creative e riduci la vita media di un creativo quando i KPI calano.

Micro piano per testare in una settimana: prepara 3 hook diversi, uno emotivo, uno problema/soluzione, uno user generated style; duplica ogni hook in due formati (Reel e carosello) e prova 2 CTA diverse. Lancia la campagna a budget ridotto per 3-5 giorni, analizza CTR e VTR, scalare il vincitore e iterare con nuove varianti. Creativita e metodo insieme vincono.

Budget piccolo, impatto grande: la ricetta 80/20 per test e scaling

Con un budget piccolo puoi fare due cose: capire cosa funziona e farlo crescere. La ricetta 80/20 non e una scusa per risparmiare, e una mappa per spendere meglio: dedica solo il 20% del budget ai test rapidi e riserva l80% per scalare i vincitori.

Organizza i test come un esperimento scientifico ma senza la tenuta da laboratorio: crea 8-12 varianti di creativita (immagine, video e copy), incrocia 2-3 audience e lascia girare ogni combinazione con 2-5 euro al giorno per 3-5 giorni. Lo scopo e ottenere segnali chiari prima di aumentare.

Quali metriche guardare? CTR per capire lattenzione, tasso di conversione per la rilevanza, CPA e ROAS per la sostenibilita. Se una creativita ha CTR alto ma conversioni basse, non e necessariamente un vincitore: testa una call to action alternativa o una landing diversa prima di scartarla.

  • 🚀 Test: moltiplica varianti leggere per trovare il 20% che funziona
  • 🔥 Ottimizza: concentra il budget sui vincitori riducendo le varianti scarse
  • 🐢 Scala: aumenta il budget gradualmente per non perdere il learning

Per scalare senza disastro, preferisci incrementi progressivi del 20-30% ogni 24-48 ore o duplica l ad set vincente invece di un boost improvviso. Considera CBO o strategie automatiche solo dopo che i dati sono robusti, altrimenti torniamo al punto di partenza.

Infine, non fermarti alla prima vittoria: ruota microvarianti di copy e thumbnail, crea lookalike dalle conversioni migliori e reinveste i risparmi in nuove prove. Con metodo, anche pochi euro al giorno diventano base per risultati concreti e ripetibili.

Retargeting e lookalike: la combo smart che chiude le vendite

Se vuoi trasformare i curiosi in clienti, il segreto non sta nel budget ma nella sequenza. Retargeting per chi ha gia interagito e lookalike per trovare nuovi segmenti pronti a comprare: messi insieme diventano una macchina che spinge le conversioni senza disperdere impression e con costi misurabili.

Il retargeting e il coltellino svizzero: ricontatta chi ha visitato la pagina prodotto, abbandonato il carrello o guardato un video. Segmenta per comportamento, usa creativi diversi per ogni stadio e imposta finestre temporali ristrette per evitare stanchezza. Prova offerte mirate e un messaggio che ricorda perche il prodotto e utile. A/B test sempre.

Le lookalike nascono da una base pulita: clienti reali, acquisti frequenti o liste di iscritti di alta qualita. Scegli percentuali piccole (1-2%) per similarita stretta e poi scala. Se vuoi piu volume, crea piu livelli e aggiungi filtri per esclusione: togli chi gia e nel retargeting.

La combo e sequenza: prima sensibilizza con lookalike, poi chiude il retargeting con offerte e creativi dinamici. Un esempio pratico: awareness a lookalike, traffico su pagina prodotto, retargeting per carrello abbandonato, e un piano remarketing settimanale. Se vuoi accelerare i numeri prova anche servizi esterni come aumenta followers su Instagram in supporto organico.

Misura tutto: CPA, ROAS, tempo medio di conversione e frequenza. Se il retargeting costa troppo, riduci la finestra o pulisci il pubblico. Con la giusta sequenza e creativi che parlano chiaro, la combo retargeting+lookalike chiude piu vendite di una singola campagna boost.

Aleksandr Dolgopolov, 17 November 2025