Su LinkedIn la prima riga funziona come un bottone invisibile: attivi un meccanismo psicologico che spinge la persona a volere la fine della storia. Se dai subito tutta la risposta, premi il bottone ma non ottieni clic; se invece apri un loop — lasci una promessa o una domanda sospesa — crei una tensione che spinge ad espandere il post, cliccare oppure lasciare un commento per saperne di piu. Non e magia, e strategia.
Per aprire il loop nella prima riga usa un contrasto netto, un numero preciso o un piccolo shock di curiosita: una domanda che non si risolve, una statistica che sembra controintuitiva, o una mini storia che si ferma nel momento clou. Mantieni la riga corta e provocatoria: deve sembrare un antefatto, non un riassunto. Evita il gergo e punta al concreto, che e quello che fa scattare la leva.
Un micro framework pratico: Hook: prima riga che genera la domanda. Stretch: le prossime 2-4 righe amplificano la tensione con dettagli sensoriali o numeri; non dare la soluzione completa. Close: chiudi il loop solo quando vuoi spingere un azione specifica (commento, condivisione, click al link). Testa la durata della sospensione: qualche riga per post, fino al commento per contenuti piu lunghi.
Prova subito: scrivi tre aperture diverse e misura quale genera piu espansioni. Se cerchi esempi e headline pronte da adattare, dai un occhio a acquistare Facebook promozione e copia la struttura, non le parole; la leva sta nellapertura, non nello slogan.
Per fermare lo scroll bastano poche parole: una prima frase che promette una trasformazione o che stuzzica la curiosità. Pensa a una headline che crea un gap cognitivo (Non crederai al risultato) o che contraddice ciò che la maggioranza si aspetta; il feed la premierà se è immediata e rilevante.
Subito dopo serve la prova sociale: numeri chiari, screenshot, micro‑testimonianze e risultati verificabili. Metti un dato concreto con periodo (es. +120% in 30 giorni) o una citazione breve di un cliente. La prova deve confermare la promessa in meno di due secondi per funzionare davvero.
Poi arriva il beneficio: traduci il risultato in vantaggio pratico per chi legge. Spiega cosa cambia nella loro giornata, nel tempo risparmiato o nei soldi guadagnati. Un beneficio specifico e rilevante trasforma la curiosità in azione e migliora il tasso di clic e il tempo di lettura.
Metti insieme le tre cose come una ricetta: apertura shockante, prova che conferma, beneficio che chiude il giro. Esempio pratico: "Questa formula ha triplicato i miei clic in 7 giorni" + screenshot dei risultati + call to action che spiega esattamente cosa ottieni. Prova il nostro pannello SMM economico per testare la sequenza su un post reale e vedere i numeri.
Operativo: testa tre hook diversi in una settimana, rendi la prova il più visiva possibile (screenshot, grafico, breve citazione), e chiudi sempre con un beneficio concreto e una richiesta semplice (commenta, salva, condividi). Misura CTR e commenti, elimina quello che non funziona e iterare velocemente: il feed premia chi mette insieme hook, prova e beneficio.
Se vuoi che un post su LinkedIn smetta di essere scorrimento e diventi clic devi iniziare con una leva semplice: una prima frase che faccia saltare la chiusura del browser. Qui trovi cinque incipit rubabili, corti e pronti all uso, pensati per attivare curiosita e spingere il lettore a leggere il resto.
Provocazione: "Ti sbagli se pensi che il networking sia solo scambio di biglietti da visita" — rompe l aspettativa e obbliga a voler capire perche. Statistica shock: "Il 73 percento delle aziende ignora questo semplice trucco" — offre credibilita e stimola verifica. Domanda personale: "Quando e stata l ultima volta che hai aggiornato il tuo pitch?" — rende il messaggio personale. Micro storia: "Ho perso un cliente per una frase che credevo innocua" — crea empatia. Curiosita pratica: "3 parole che cambiano ogni primo contatto" — promette valore immediato.
Non copiare alla lettera: adatta ogni incipit al tuo settore, aggiungi un verbo attivo e una promessa chiara. Mantieni la lunghezza sotto i 140 caratteri, inserisci un verbo che indica beneficio e chiudi con un micro indizio sul contenuto che segue. Esempio pratico: apri con una domanda, racconta una micro storia in 2 righe, poi dai uno spunto utile e chiudi con call to action per leggere o commentare.
Prova questi incipit nel prossimo post e misura i clic; se vuoi sperimentare boosting e dare un piccolo impulso iniziale alla visibilita puoi scoprire opzioni per aumentare reach con ordinare Instagram boosting. Piccole modifiche all inizio fanno esplodere i risultati.
Ti sembra che i tuoi post su LinkedIn non scoppino mai? Spesso non è colpa dell'argomento ma di tre errori banali: link nascosti come tesori sommersi, prime righe che non dicono nulla e post guidati dall'ego anziché dal valore per chi legge. Questi sbagli trasformano un potenziale click in un sospiro scroll.
Per i link: smettila di seppellirli in fondo o di sperare che qualcuno li cerchi fra i commenti. Metti una chiamata all'azione chiara nelle prime due righe (”Scarica”, ”Guarda”, ”Leggi ora”), usa un URL corto/UTM per tracciare l'efficacia e mantieni un solo link per post. Se temi la penalità dell'algoritmo, mettilo nella prima risposta ma fallo seguire da un'invito esplicito nel testo: la chiarezza aumenta i click.
I titoli vaghi sono ladri di attenzione. La prima riga è il tuo titolo: fallo contare. Preferisci benefici concreti e numeri: Brutto: “Consigli sul lavoro” → Bello: “3 modi per ridurre le email inutili e recuperare 2 ore a settimana”. Sperimenta formato domanda, risultato misurabile o promessa temporale — e testa quale apre di più con piccoli cambi A/B.
E l'ego? Metti a terra il “guardami quanto sono bravo” e solleva il lettore: racconta cosa ci guadagna, condividi insegnamenti pratici, non solo trionfi. Termina sempre con una CTA utile (commenta con la tua esperienza, scarica il toolkit, prova questo trucco) e misura. Poco ego, più valore: più click reali e sostenibili.
Hai 20 secondi? Sì, bastano. Primo: il visual. Controlla che la cover funzioni in feed e in anteprima mobile; niente testo tagliato, volto leggibile e contrasto forte. Usa un crop 4:5 per LinkedIn per occupare più spazio e uno sfondo pulito che faccia risaltare il valore principale del post.
Posizione del link: il dilemma classico. Per click diretti mettilo nel corpo del post; se scegli il primo commento, annuncialo subito con una freccia e mantieni la coerenza del messaggio. Aggiungi UTM e un redirect breve per tracciarlo: così capisci subito quale copy converte davvero.
CTA: una sola azione, verbo forte all'inizio (Scopri, Scarica, Rispondi) e beneficio immediato. Domanda concreta per stimolare il commento e scelta limitata per abbassare l'attrito. Se vuoi testare la prova sociale prima di pubblicare, considera di provare comprare Instagram followers consegna espressa per vedere come cambia la prima impressione del post.
Quick test finale: apri l'anteprima su mobile, leggi la CTA ad alta voce, verifica meta preview e immagine di condivisione, controlla che il link apra in 1–2 secondi. Se tutto fila, pubblica e monitora i clic nelle prime ore: spesso il piccolo aggiustamento pre-pubblicazione fa esplodere il risultato.
Aleksandr Dolgopolov, 22 December 2025