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blogLi Fai Ancora I 9…

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Li fai ancora I 9 errori imbarazzanti che i brand fanno sui social (e come smettere oggi)

Strategia? Che strategia: pubblicare a caso non è un piano

Se stai pubblicando come se lanciare monetine in una fontana potesse evocare like, fermati. Pubblicare a caso non costruisce autorita, non genera fiducia e non paga le bollette. Serve una mappa minima: sapere chi vuoi raggiungere, perche vuoi che compia una certa azione e come misurarla. Senza queste tre coordinate ogni post e solo rumore.

Parti da tre mosse semplici e ripetibili: Definisci il pubblico con due profili tipo; Stabilisci gli obiettivi in termini concreti e misurabili; Crea tre pilastri di contenuto che rappresentino valore, credibilita e call to action. Poi crea un calendario minimale: 2 o 3 formati fissi alla settimana e orari coerenti. Coerenza batte perfezione.

Non perdere ore a inseguire vanity metric senza capire cosa conta davvero per il tuo business. Scegli 1 o 2 KPI — per esempio traffico al sito e conversioni from social — e testa solo una variabile alla volta: caption, immagine o orario. Usa il batching per produrre contenuti in blocchi e riusa le idee migliori con formati diversi. Questo trasforma casualita in processo.

Vuoi smettere di improvvisare oggi? Prendi 30 minuti e fai un mini audit: annota pubblico, obiettivo e prossimo post che supporta entrambi. Se non puoi farlo, almeno programma una settimana con contenuti pronti e metriche da monitorare. La strategia non e un lusso: e una disciplina che si costruisce un post alla volta.

Parli solo di te: metti il pubblico al centro, non il logo

Se il tuo feed sembra un catalogo del logo, fermati. Il pubblico non vuole essere bombardato da annunci continui o slogan autoreferenziali: cerca contenuti che parlino dei suoi desideri, delle sue frustrazioni e dei risultati che vuole ottenere. Sposta il focus dal prodotto al beneficio concreto e vedrai migliorare l attenzione, i commenti e la condivisione.

Mettere il pubblico al centro non e una vaga teoria: e pratica quotidiana. Ascolta, rispondi, celebra i tuoi utenti. Un buon modo per iniziare e seguire micro appuntamenti di valore, non solo promozioni. Prova anche questi semplici interventi per cambiare tono subito:

  • 🆓 Ascolta: Usa domande nei post e nelle storie per raccogliere problemi reali.
  • 💬 Rispondi: Rendi pubbliche le risposte migliori per creare conversazione e fiducia.
  • 🚀 Dimostra: Mostra casi reali e risultati invece di elencare caratteristiche.

Vuoi un modo rapido per testare contenuti che mettano gli utenti al centro? Prova YouTube sito web promozionale come punto di partenza per capire cosa funziona. In pratica: ascolta ogni settimana, rispondi entro 24 ore quando possibile, trasforma i feedback migliori in post educativi o testimonianze. Se smetti di parlare solo di te, scopri che il logo comincia a contare di piu per gli altri.

Creatività déjà‑vu: smetti il copia‑incolla e trova una voce

Se continui a pubblicare sempre la stessa grafica con copy intercambiabili, gli utenti capiscono subito che stai copiando e incollando. Il risultato? Scorrono via prima che tu possa dire "call-to-action". La creatività déjà-vu non è colpa del trend, è colpa di abitudini pigre.

Prima mossa: definisci voce e limiti. Metti giù tre aggettivi che descrivono il tuo brand (es.: audace, ironico, empatico) e usali come filtro: ogni caption, immagine o reel deve superare il test degli aggettivi. Questo ti salva dal travestire template in contenuti autentici.

Prova queste mini-attività quotidiane per rompere la copia-incolla:

  • 🆓 Prova: inventa 3 versioni di una caption in 5 minuti e scegli la più "tuo".
  • 🐢 Ritmo: stabilisci una formula postabile (informazione, emozione, CTA) e varia il linguaggio.
  • 🚀 Spot: trasforma un vecchio post in un micro-vlog o in una serie di storie.

Altre tattiche: crea un "tone bank" con frasi e metafore tipiche, salva ispirazioni vere (non screenshot altrui) e rimixa: cambia prospettiva, format e punto di vista prima di riusare uno spunto. Template sì, copia no.

Non serve rivoluzione: bastano micro-azioni quotidiane per costruire una voce riconoscibile. Smetti di essere una fotocopia: oggi prova una delle tre attività e posta qualcosa che suoni davvero come te.

Silenzio radio nei commenti: la community non è un monologo

Ignorare i commenti e sperare che spariscano non funziona: la community vuole dialogo, non monologhi. Rispondere trasforma curiosi in fan, arrabbiati in clienti fedeli e chi commenta in fonte continua di spunti per contenuti futuri. Il silenzio penalizza reach e reputazione; una risposta sincera la migliora.

Stabilisci regole pratiche: tempo massimo di risposta (es. 24 ore), tono del brand e chi interviene. Prepara 5 micro‑risposte riutilizzabili per i casi ricorrenti e personalizzale con il nome dellutente: "Grazie, [Nome]! Ti invio tutte le info in DM.", "Ops, grazie per la segnalazione — lo verifichiamo subito.", "Fantastico, puoi taggarci nella foto?". Aggiungi emoji per rendere umano il tono.

Metti in evidenza chi partecipa: pin dei commenti migliori, repost di user generated content e shoutout ai top contributor. Fai domande nelle risposte per prolungare la conversazione: "Che ne pensi di questa versione?" o "Preferisci A o B?". Non tutte le risposte devono essere lunghe: una reazione rapida spesso basta per mostrare attenzione.

Checklist rapida: rispondi entro 24 ore, personalizza almeno il 30% delle risposte, prepara 3 micro‑template pronti, sposta in privato le segnalazioni delicate e celebra la community con highlight settimanali. Un piccolo investimento di tempo genera fiducia, coinvolgimento e più visibilità.

Misuri like, non risultati: dalle vanity metrics agli obiettivi

Quante volte hai giudicato una campagna dal numero di like e poi ti sei chiesto dove siano finite le vendite? I like sono applausi: fanno piacere, ma non riempiono il magazzino. Follower enormi e post virali possono creare l'illusione del successo; la realtà dei conti chiede lead, ordini e clienti fidelizzati. Smettila di confondere popolarità con profitto: è il primo passo per spendere male il budget.

Prima regola pratica: definisci un obiettivo concreto e traducilo in KPI misurabili. Vuoi vendere prodotti? KPI: CPA, valore medio ordine, ROAS. Cerchi lead? KPI: CPL, tasso di qualificazione, conversion rate della landing. Poi collega ogni campagna a un funnel e attiva tracciamento serio con UTM e pixel: senza attribuzione, stai lavorando al buio e i like diventano opinioni, non dati.

Testa tutto con mentalità sperimentale: A/B test su creatività, headline, CTA e landing page; imposta finestre di attribuzione e gruppi di controllo per capire cosa funziona davvero. Sposta il budget verso le creative che producono clienti paganti, non solo commenti spiritosi. Fai cohort analysis per misurare retention: il vero valore è quanto tornano i clienti, non quanti cuori hai raccolto il giorno del lancio.

Riformatta il report: metti in cima metriche di risultato come revenue attribuita, CAC e tasso di conversione; lascia like e condivisioni come contesto. Educa il team e gli stakeholder a chiedere "quanto abbiamo guadagnato?" prima di "quanti mi piace?". Cambia l'ossessione da vanity a valore: i numeri che contano sono quelli che pagano le bollette. Il like è un applauso, la conversione è il fatturato.

Aleksandr Dolgopolov, 29 December 2025