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Marketing Automation: cosa automatizzare e cosa scrivere tu La guida shock che ti fa risparmiare settimane

Robot al lavoro: processi noiosi da automatizzare subito (senza perdere il controllo)

Liberare il tempo creativo non significa perdere il controllo: significa trasferire ai sistemi le attività prevedibili e noiose, lasciando a te le decisioni di valore. Parti da operazioni con regole chiare, basso rischio e alto volume: sono il terreno perfetto per i bot.

Automazioni da attivare subito:

  • 🤖 Lead: qualificazione automatica con scoring e tag: meno contatti da controllare a mano, più focus sui lead caldi.
  • ⚙️ Follow-up: invii sequenziali e reminder condizionali: email e SMS programmati che riaccendono conversazioni senza che tu intervenga ogni volta.
  • 🚀 Report: raccolta dati e dashboard automatiche: metriche aggiornate e alert quando qualcosa devia dagli obiettivi.

Implementa in piccoli step: crea una regola, testala su un segmento ridotto, misura gli errori e prevedi sempre un meccanismo di override umano. Documenta le eccezioni e mantieni template e copy pronti per un tocco umano quando serve.

In pratica: meno lavoro ripetitivo, più tempo per strategia e creatività. Imposta guardrail semplici, misura l'impatto e scala con fiducia: in poche iterazioni vedrai processi snelli, meno frizioni e team più focalizzati. Prima di accendere ogni automazione, prepara una checklist minima per non farsi sorprendere.

Parole con polso: quando devi scrivere tu per convincere davvero

Automazioni possono mandare decine di messaggi, segmentare liste e schedulare post, ma quando serve persuadere davvero serve una voce umana con polso. Parole con polso sono quelle che affrontano paure e obiezioni, mostrano vantaggi concreti e guidano allazione. Intervieni nei momenti ad alto rischio: lancio prodotto, discussione prezzo, reclami complessi e onboarding dei clienti premium.

Costruisci il messaggio in quattro pezzi: headline chiara, beneficio unico, prova sociale breve, call to action urgente. Esempio diretto: Risultato in 7 giorni, Prova gratuita per i primi 20, Testimonianza di Marta che ha raddoppiato le vendite, Azione: prenota il tuo posto ora. Mantieni frasi corte, verbi al presente, numeri concreti e un tono che non lascia scuse.

Come integrare con lautomazione: automatizza i flussi di primo contatto e le azioni ripetitive, ma inserisci punti di override manuale. Crea trigger che segnano lead in fase calda, assegna una persona dedicata per scrivere i messaggi cruciali e misura il loro impatto. Usa tag nel CRM, salva le varianti performanti e programma revisioni settimanali per aggiornare il linguaggio.

Checklist rapida: 1) identifica i tre momenti decisivi del customer journey; 2) scrivi almeno cinque varianti concise per ognuno; 3) testa A e B per misurare uplift; 4) conserva le migliori in un swipe file e riserva blocchi da due ore a settimana per iterare. Automatizza la routine, ma non delegare la stretta finale: le parole con polso sono il carburante della conversione.

Email, nurture e lead scoring: automazioni che stampano ROI

Se vuoi stampare ROI con meno fatica, punta su email che coltivano relazioni invece di urlare offerte. Automatizzare nurture significa consegnare valore nel momento giusto, personalizzare con dati comportamentali e usare lead scoring per far emergere i contatti caldi. Sales riceve lead pronti, marketing risparmia tempo e il cliente riceve messaggi utili. Non serve nudging continuo: meglio serie pensate che educano e portano all acquisto con naturalezza.

Parti dalla segmentazione: poche regole chiare basate su comportamento e interesse. Scrivi subject conversazionali, preview che incuriosiscono e corpo che propone microimpegni (leggi, clicca, rispondi). Imposta 3 touch principali per ogni funnel e testa A/B subject e CTA. Imposta anche pause basate sul comportamento: apre ma non clicca = reminder; clicca ma non compra = offerta mirata. Traccia conversioni reali per ogni step.

  • 🆓 Benvenuto: sequenza di 3 email in 10 giorni che racconta valore, mostra social proof e propone un primo microimpegno senza fretta
  • 🚀 Educazione: drip settimanale con contenuti pratici, mini case e CTA differenziate per capire interesse e nutrire fiducia
  • 🤖 Scoring: assegna punti per aperture, click e visite chiave; quando il punteggio supera soglia automatizza task sales, offerte o escalation personale

Misura tutto: revenue per contatto, tasso di conversione dei flow e LTV dei segmenti. Regola soglie, copy e timing con piccoli esperimenti continui e lascia che l automazione faccia il lavoro sporco: tu scrivi le sequenze che emozionano, il sistema le consegna al momento giusto. Sii agile: piccoli cambi producono grandi risparmi di tempo e budget.

LinkedIn: cosa programmare e cosa creare al volo per restare umano

LinkedIn richiede il giusto mix tra automatizzazione e spontaneita: puoi davvero risparmiare giorni e settimane se programmi il ripetibile, ma devi usare la creativita quando serve. Pensalo come un assistente che mette ordine nello scheduler mentre tu entri in campo per le azioni che contano davvero.

Programma con testa: aggiornamenti aziendali, post evergreen riadattati con titoli diversi, condivisione di case study, report mensili e promemoria evento. Schedula testing A/B di titoli e orari, traccia aperture ed engagement, e lascia che il sistema ripeta le mosse vincenti. Questo ti libera tempo per reagire alle conversazioni calde senza perdere visibilita.

Crea al volo quando serve empatia: storie personali, reaction a notizie del settore, risposte lunghe ai commenti, video veloci catturati con il telefono e shoutout ai membri del team. Questi touch umani non reggono bene la rigidita dello scheduling: mostrano volti, errori e soluzioni reali, quindi scrivi a mano la prima riga e poi, se vuoi, appoggiati a un template.

Il mix pratico funziona cosi: imposta il 60-70% di contenuti schedulati e riserva il 30-40% allo spontaneo; prepara template per apertura, sviluppo e chiusura ma personalizza sempre il lead. Esempio rapido: Apertura: "Questo mi ha sorpreso oggi", Middle: insight breve + valore, Chiusura: call to action semplice. Misura, aggiusta, ripeti.

Se vuoi aumentare velocemente la reach senza perdere il tocco umano, prova strumenti mirati e campagne test: LinkedIn promozione per scalare follower e engagement, poi metti mano ai commenti e alle conversazioni. Automazione pianificata + presenza autentica = meno tempo sprecato e piu conversazioni reali.

Regola 80/20: checklist lampo per decidere in 60 secondi

La regola 80/20 applicata all'automazione marketing significa: identifica il 20% delle attività che generano l'80% dei risultati e automatizza quelle subito. Qui non serve un piano epico, serve una checklist lampo che puoi scorrere in 60 secondi per decidere se automatizzare o scrivere tu stesso il contenuto.

Impatto: questa attività porta conversioni o clienti reali? Se sì, alte priorità. Sforzo: quanto tempo richiede ripeterla? Se è ripetitiva e monotona, voto per l'automazione. Scalabilità: crescerà con più utenti? Se la risposta è sì, è perfetta per un workflow automatizzato. Personalità: richiede tono umano o sensibilità? Se serve empatia o creatività unica, tienila per te.

Metti un segno per ogni risposta positiva: se ne ottieni 2 o più, crea un semplice funnel automatizzato (es. trigger-email, follow-up, tag). Se meno di 2, scrivi il copy manualmente e salva lo script come template da testare dopo. L'idea non è eliminare la creatività, ma moltiplicarla dove conta davvero.

Regola pratica: automatizza le operazioni ripetitive ad alto impatto e conserva la scrittura umana per i touchpoint che decidono la vendita. Parti da piccoli esperimenti, misura e scala: risparmi settimane e non l'anima creativa. Sì, è shock, ma funziona.

Aleksandr Dolgopolov, 21 November 2025