Oltre Meta e Google: gli ad network che stanno esplodendo (e fanno felice il tuo CPA) | Blog
homepage socialnetwork valutazioni e recensioni mercato dei compiti e-task
carrello abbonamenti archivio delle ordinazioni ricarica il bilancio attiva il codice promozionale
programma di partnership
assistenza clienti FAQ informazione recensioni
blog
public API reseller API
accessoregistrazione

blogOltre Meta E Google…

blogOltre Meta E Google…

Oltre Meta e Google gli ad network che stanno esplodendo (e fanno felice il tuo CPA)

TikTok Ads: quando l'algoritmo ti porta clienti mentre ballano

Su TikTok l'attenzione è una coreografia: l'algoritmo mette i video giusti davanti alle persone giuste mentre scorrono (e ballano) — e se il tuo annuncio è nativo, ascoltabile e veloce, può trasformare un trending sound in clienti reali. Non si tratta solo di viralità: è un mix di creatività ripetuta, targeting espanso e un'ottimizzazione CPA che migliora man mano che dai più segnali all'algoritmo. Guarda la For You Page, le challenge a tema e i micro-audience che emergono spontaneamente.

Parti dalla struttura giusta: scegli conversioni come obiettivo, installa il TikTok Pixel correttamente e definisci eventi chiari. Nei primi 3 secondi fai vedere il prodotto, usa audio funzionante e chiudi con una CTA semplice. Preferisci 9:16, mantieni 15–30 secondi quando possibile, aggiungi caption leggibili e un primo frame che cattura l'occhio. Testa diversi suoni, creatività multiple e lascia che la piattaforma combini segnali per ridurre il CPA.

Per accelerare i risultati sfrutta Spark Ads, UGC e creator collaboration: contenuti percepiti come autentici convertono meglio. Attiva Targeting Expansion, crea Lookalike dalle conversioni e usa campagne CBO quando hai molti set. Attenzione al tracking: verifica le impostazioni del pixel e delle finestre di attribuzione (7/28 giorni). Se vuoi dare una spinta intelligente alla reach, prova TT servizio di boosting per ottenere visibilità di qualità senza alzare il CPA iniziale.

Regola come se fosse una coreografia: 1) testa velocemente, 2) elimina le creatività flop in 48–72 ore, 3) scala le varianti con CPA sotto soglia. Mantieni un tono autentico, sfrutta trend e suoni e ricorda: spesso bastano piccoli aggiustamenti sul primo frame o sulla CTA per vedere il costo per azione scendere come un sipario.

LinkedIn Ads: ABM senza giri di parole, lead di qualità premium

LinkedIn è la scorciatoia per bussare direttamente al boardroom: non è un social qualsiasi, è il parcheggio dei decisori. Se vuoi lead che non si perdono nei funnel, punta su messaggi mirati e creatività che parlano il linguaggio del buyer.

Usa Matched Audiences, upload di account list e filtri per job title, seniority e industry: il sweet spot è partire con 50–200 account targettizzati, testare due creatività per account e poi scalare solo sui segmenti che convertono.

I messaggi devono sembrare one-to-one: inserisci il nome azienda, riferimenti a pain specifici e una call-to-action chiara. Sfrutta i lead gen forms per abbattere l'attrito e collegali subito al CRM per non perdere l'inerzia.

Non risparmiare sul bid se punti a decision maker: CPM competitivi portano visibilità, CPC più alti filtraggi qualitativi. Imposta obiettivi di CPA realistici, usa l'autobid per il learning e passa a manuale quando hai dati solidi.

Allinea marketing e sales: mappa gli account in pipeline, definisci che cosa conta (meeting qualificati, pipeline influenzata) e misura il valore medio per account, non solo il costo per lead. ABM è numeri + conversazioni.

Checklist rapida: definisci 100 account top, testa 2 copy personalizzati, attiva lead form e integrazione CRM, pianifica 6 settimane di test. Poi taglia, reinveste e ripeti: LinkedIn premia chi non si annoia nel lungo periodo.

Retail Media: intercetta chi è già pronto ad acquistare (Amazon, Zalando & co.)

Sui marketplace trovi chi gia deciso di comprare: Amazon, Zalando e simili non sono solo vetrine, sono ciminiere di conversione. Il bello? il CPA precipita quando intercetti un intento reale nella pagina prodotto, nella ricerca o alla cassa. Con placement nativi, sponsored products e display contestuali passi dal click al carrello in modo piu efficiente.

Per ridurre i costi serve metodo: cura il feed e i metadati, testa immagini e bullet points e attiva sponsored brands dove ha senso. Segmenta per comportamento di acquisto e sfrutta il dato first party per audience custom. Misura con metriche chiuse come view to order, lift incrementale e ROAS settoriale per capire cosa davvero abbassa il CPA.

Bidding smart: parti con CPA target e regole automatiche per non bucare il budget, poi scala i prodotti vincenti. Usa dayparting, esclusioni per SKU a bassa resa e offerte flash per spingere la conversione. Non trascurare creative brevi e prova sociale: recensioni e badge promozionali fanno la differenza nel micro funnel.

Vuoi passare da teoria a risultati? Fai uno sguardo a YouTube servizio di boosting per tool rapidi, checklist e test pronti da lanciare su un best seller. Parti con un esperimento controllato, ottimizza in real time e guarda il CPA scendere: piccoli aggiustamenti, grande impatto.

Native con Taboola/Outbrain: storytelling che fa clic senza sembrare un annuncio

Il vantaggio del native non è solo la reach: è la magia di raccontare una storia che il pubblico sceglie di leggere. Con Taboola e Outbrain la creatività diventa il primo touchpoint, non il banner molesto. Punta su un incipit curioso, prometti valore e lascia che il contenuto faccia il resto: se il testo attira, il clic arriva naturalmente e il CPA scende.

Questi network premiano il contenuto che sembra editoriale, quindi evita copy troppo pubblicitario. Testa titoli con leve diverse (curiosità, utilità, sorpresa) e abbina miniature autentiche. Regola pratica: prova almeno tre varianti creative per campagna e ridistribuisci budget sul top performer dopo 48 ore di dati.

Non dimenticare la distribuzione operativa: ottimizza pubblico e posizionamenti, ma lavora anche sulla landing page per chi arriva dal native. Se vuoi sperimentare velocemente e con strumenti di supporto puoi esplorare il pannello SMM per test di visibilità e micro-boost che accelerano i segnali iniziali senza gonfiare i costi per conversione.

Metrica chiave? CTR che converte, non solo CTR alto. Monitora anche il tempo sulla pagina e il tasso di conversione post-clic: sono quelli che ti dicono se la storia ha tenuto. In breve: racconta, testa, ottimizza — e lascia che il native lavori per il tuo CPA.

Apple Search Ads: l'intento caldo dell'App Store vale oro

Vuoi che la tua app venga trovata quando l'utente ha già il portafoglio in mano? Apple Search Ads sfrutta un intento d'acquisto/azione rarissimo su mobile: chi cerca nell'App Store è caldo. Questo si traduce in CPA più basso e conversioni più pulite rispetto a campagne social che inseguono attenzione.

Non è magia: è setup. Parti dalla segmentazione Basic vs Advanced, separa branded da non-branded, usa negative keyword per evitare sprechi e crea creative set per A/B testing. Imposta obiettivi a livello di keyword e osserva il Search Match per scovare long tail che spesso sono quelli che ti regalano install a costo sostenibile.

Tre mosse veloci per iniziare:

  • 🔥 Keyword: Prioritizza branded e intenti transazionali (es. "comprare", "installare").
  • 🤖 Match: Usa Search Match per trovare long tail e poi trasformali in keyword esatte.
  • 💁 Creatives: Testa screenshot e app preview diversi: spesso è la prima schermata che chiude la conversione.

Se vuoi testare velocemente il potenziale di traffico organico e a pagamento, prova anche attività di supporto come istantaneo Instagram likes per capire se le creatives funzionano cross‑channel e accelerare i segnali social che possono migliorare la retention.

Infine: misura con SKAdNetwork e i report di Search Ads, non solo install ma retention e revenue. Itera in sprint brevi, scala le keyword che performano e taglia quelle che consumano budget senza risultati. Con un po' di disciplina, l'App Store diventa il tuo canale a CPA felice.

Aleksandr Dolgopolov, 09 November 2025