Nella pausa tra un articolo e l altro gli utenti cercano senza sapere di cercare. Piattaforme native come Taboola e Outbrain sfruttano proprio quella domanda latente: i contenuti sponsorizzati appaiono come suggerimenti editoriali e attirano click da persone in mindset esplorativo. Qui non si interrompe il viaggio dell utente ma lo si guida verso una soluzione con una promessa rilevante. Se vuoi convertire, devi pensare come un editor, non come un brand che urla.
Creativi intelligenti fanno la differenza. Punta su titoli che suscitano curiosita e chiariscono il beneficio, miniature che raccontano un risultato reale, e copy breve che anticipa il prossimo passo. Evita call to action aggressive: frasi come Scopri come o Leggi la storia funzionano meglio di Compra ora. Testa almeno 6 varianti creative per campagna e misura quale combinazione titolo immagine landing genera il miglior CPC e tasso di conversione.
Targeting e funnel devono essere pensati per chi non e pronto all acquisto. Scegli categorie contestuali e segmenti per interesse per intercettare chi legge contenuti affini, poi usa retargeting per trasformare curiosi in lead. Parti con budget ridotti e KPI orientati alla scoperta, poi scala le creativita vincenti. La regola pratica: prova, misura, sposta budget dalle creativita che non catturano attenzione a quelle che mantengono tempo sulla pagina.
Misura oltre il clic. KPI come view through conversions, tempo medio sulla pagina, scroll profondita e micro conversioni b( iscrizioni alla newsletter o download di contenuti ) raccontano se la domanda latente si trasforma in valore. Integra i segnali con Google Analytics e con il pixel della piattaforma per ottimizzare le campagne. Con un approccio editoriale e test continuo Taboola e Outbrain diventano canali di discoverability che migliorano il ROI, spesso a costi inferiori rispetto alle soluzioni mainstream.
Il retail media non è una moda passeggera: e la sua forza sta nel convertire intenzione in acquisto in pochi click. Marketplace e piattaforme come Amazon offrono segnali di primo livello — ricerca prodotto, tempo sulla scheda, variazione di prezzo — che trasformano le campagne in leva diretta per il ROI, non solo per la notorieta.
Su Amazon conviene partire dai Sponsored Products per testare prodotti e keyword, poi salire con Sponsored Brands e Display o con il DSP per estendere la copertura. Ottimizza titoli, immagini e bullet points, usa A+ Content per ridurre i resi e sperimenta bid per posizionamento. Un approccio iterativo e misurabile batte la spesa sparata a caso.
Non limitarti ad Amazon: Walmart Connect, Zalando Marketing Services, e marketplace verticali offrono audience e formati diversi. Il trucco è gestire feed e inventario come una campagna: SKU-level bids, sincronizzazione prezzi, promozioni coordinate. Così trasformi la presenza su marketplace in canale di crescita, non solo in vetrina.
Azioni pratiche: definisci KPI di vendita per SKU, esegui test di incrementality, integra first-party data per il retargeting e automa le creativita migliori. Misura ACOS ma guarda il margine netto. Piccoli esperimenti vincenti valgono piu di grandi lanci non tracciati: trova i winner, scala e incide davvero sul ROI.
LinkedIn non deve essere la cassettina dei like: per il B2B è la piattaforma dove il tuo prossimo cliente si presenta con nome, ruolo e budget. Se abbandoni la caccia ai vanity metric e concentri il budget su segmenti aziendali mirati, il ROI smette di essere una speranza e diventa un risultato misurabile. Tradotto: meno applausi gratuiti, più contratti veri.
Parti dal targeting come un detective aziendale: account targeting, matched audiences prese dalle liste del sales, filtri per seniority e tecnologia usata. Segmenta per buyer persona e livello decisionale, combina audience account-based con lookalike per scalare senza perdere precisione. Escludi ruoli che non decidono e limita la portata per company size e industry: sprechi ridotti, lead più caldi.
Nelle creatività punta sul valore pratico: case study sintetici, eventi esclusivi, demo on demand. Usa Lead Gen Forms per abbassare il CPL e integra con il CRM via webhook per follow up automatici. Prova Sponsored Content video da 60 secondi per raccontare un processo, carousel per mostrare casi d uso e Message Ads per outreach calibrato — ma mai senza una proposta concreta che giustifichi il click.
Tre mosse rapide per trasformare click in pipeline:
Misura MQL, SQL e valore medio per cliente, non le impression: importa offline conversions per attribuire revenue reale. Testa A/B ogni settimana, allinea campagne e sales con playbook per lead qualificati e reinveste dove i contratti veri nascono. Così LinkedIn diventa la tua arma B2B, non solo un bel profilo.
Se Google e Meta hanno consumato il budget e il tuo CTR non cresce più, Microsoft Ads e Apple Search Ads sono due piste laterali che spesso offrono CPC piu bassi e un pubblico con intento più pulito. Non sono "alternative di serie B": sono canali dove la competizione e i costi possono essere più gentili, soprattutto se sviluppi strategie dedicate e non limiti il lavoro a semplici import delle campagne esistenti.
Microsoft Ads porta vantaggi concreti: import facile da Google, target basato su segnali professionali ereditati da LinkedIn, e inventory meno inflazionata. Sfrutta le estensioni di annuncio, sperimenta con Audience Targeting e abbassa i CPC concentrandoti su long tail e corrispondenze a frase. La regola pratica? diminuisci la concorrenza, non la qualità del traffico, con negative keyword selettive e offerte per segmenti specifici.
Apple Search Ads, invece, vince sulla qualità dell intento per app iOS: conversion rate spesso più alto e costi per installazione o azione più efficienti se ottimizzi creative e keyword di brand. Usa Search Match per scoprire query performanti e Creative Sets per testare messaggi diversi: iOS rewards chi capisce cosa cercano gli utenti in App Store.
In pratica, prendi un piccolo test budget da Google/Meta, fai due settimane di esperimenti sulle impostazioni sopra e misura CPA e ROAS: spesso la sorpresa non riguarda solo costi più bassi, ma conversioni più pulite e sostenibili.
Nell'ecosistema pubblicitario moderno l'attenzione si è spostata: non è più solo feed o ricerca, ma stanze d'ascolto, divani con telecomando e stanze da gioco dove il pubblico partecipa davvero. Piattaforme come Spotify, Roku e Twitch permettono di arrivare in momenti di concentrazione più pulita — meno scroll, più ascolto — e spesso con costi per conversione più competitivi se usate con creatività e dati giusti.
Per l'audio la regola d'oro è raccontare: spot nati per ascoltare (15–30 secondi), copy che va dritto al punto e CTA semplici funzionano meglio. Sfrutta il podcast matching per contesto, le creative dinamiche per personalizzare l'offerta e i codici promo esclusivi per misurare l'impatto. Non sottovalutare il sound design: una signature sonora riconoscibile aumenta la memorizzazione e la brand lift.
Sul fronte CTV pensa in grande ma testa in piccolo: creatività studiata per schermo TV, dayparting per target affini e overlay interattivi che catturano click o drive-to-site. Le piattaforme CTV garantiscono reach incrementale rispetto a social e search; utilizza A/B test, frequenza controllata e misure incrementali per evitare sprechi e massimizzare il ROI.
Nel gaming e live streaming il gioco è relazione: su Twitch gli annunci tradizionali convivono con sponsorship, clip organiche e “drops” che coinvolgono i fan. Collabora con streamer che lasciano libertà creativa, premi la community e misura conversioni con esperimenti dedicati. Piccoli budget ben posizionati possono rivelarsi booster di performance — prova, impara, scala: qui l'attenzione non scorre, la costruisci.
Aleksandr Dolgopolov, 21 November 2025